Zaia si inventa una sorta di segreto di Stato sui dossier per l’assegnazione dell’insediamento di Silicon Box, chiede di svelare l’arcano e sceglie la via complottista per giustificare un flop che ha origine invece in una incapacità attrattiva di cui lui è tra i responsabili. Siamo insomma alla farsa.
Quali motivazioni inconfessabili dovrebbero aver spinto il colosso a preferire Novara a Vigasio? Se proprio il presidente sente aria di complotto dovrebbe rivolgersi al governo di cui fa parte il suo partito e nel quale il suo segretario federale è viceministro.
Per Zaia è impossibile ammettere i fallimenti, ma i sospetti lanciati sono a dir poco stucchevoli. Bene invece hanno fatto gli industriali a sollecitare la Regione ad un maggior lavoro su sviluppo sostenibile e politiche industriali, nodo cruciale per i prossimi anni.
Perché in ogni caso, a parte eventuali colossi stranieri che potrebbero investire in Veneto, dobbiamo occuparci di mettere in sicurezza il sistema produttivo che già c’è e che fatica a reggere la competizione globale.
Servono insomma meno dichiarazioni da spy story e più investimenti regionali.