Rischio alluvioni. Servono fondi per gli invasi.

Dopo settimane di intense precipitazioni, richieste di “stato di calamità” e bollettini dei danni, Zaia oggi sembra essersi dimenticato di governare un territorio fragile.

Invece su questo fronte bisogna cambiare rotta e agire subito, orientando nuove risorse anche in zone diverse rispetto ai capoluoghi di provincia, su cui si sono naturalmente concentrati gli interventi più significativi di questi decenni.

In questo senso ritengo sia prioritario un intervento sulla zona termale e sul bacino dei Colli Euganei che, per conformazione idrogeologica e per importanza sul piano economico e turistico, deve essere messo urgentemente in sicurezza.

Il piano degli interventi esiste già e i progetti sono già pronti. Così come i Comuni coinvolti hanno già condiviso la proposta e finanziato i progetti esecutivi. E pure il Consorzio di Bonifica è pronto a partire.

Insomma mancano all’appello solo i finanziamenti. Gli interventi realizzati grazie a risorse nazionali ed europee negli ultimi 15 anni, dopo l’alluvione del 2010, sono stati numerosi ma non sono ancora sufficienti. Ora tocca alla Regione, da sempre assente nel mettere risorse su questo fronte strategico.