L’autonomia concessa dallo Stato, con questa legge, sarà a saldi invariati: quindi quello che riceviamo oggi per trasporti e sanità resterà pressoché invariato. Stupisce vedere l’Assessore regionale Calzavara, solitamente accorto e prudente nel parlare di bilancio, snocciolare cifre al rialzo di ben 600 milioni in più: dichiarazioni disoneste che fanno parte di una gara a chi la spara più grossa.
Al netto delle valutazioni di merito sulla legge Calderoli, ci aspetteremmo almeno un po’ di serietà. Sarebbe infatti più serio se Calzavara ci spiegasse perché, a differenza di altre Regioni, il Veneto da anni non investe un euro nel TPL e troppo poco in sanità, come conferma la lunghezza delle Liste d attesa e l’insoddisfazione del personale del comparto. Calzavara si occupi piuttosto a reperire risorse regionali per le emergenze non più rinviabili, dalla non autosufficienza alle borse di studio, dallo sviluppo economico al welfare.
Sul piano dei conti pubblici in Veneto siamo alla canna del gas. E neppure questa sottospecie di autonomia potrà nascondere l’incapacità nel gestire le risorse da parte di chi governa da decenni la Regione.