Lavoro – Camani (PD): “Imprenditoria femminile, contributi a fondo perduto anche alle libere professioniste”

“Grazie all’approvazione di un nostro emendamento, anche le libere professioniste potranno accedere ai contributi a fondo perduto per l’imprenditoria femminile. Allargare la platea anche alle donne che imprendono come libere professioniste è importante, a maggior ragione in un periodo come questo dove le donne hanno pagato il prezzo più alto della crisi economica conseguente alla pandemia”.

È quanto afferma Vanessa Camani, vicecapogruppo PD in Consiglio Regionale e promotrice dell’emendamento che modifica l’articolo 2 della legge 1/2000, all’interno del Pdl n. 49 sull’adeguamento ordinamentale, al centro della seduta odierna del Consiglio regionale.

“Il testo originario – ricorda la consigliera – faceva riferimento a imprese individuali, con titolarità femminile, società di persone o cooperative, società di capitali e consorzi: abbiamo aggiunto le libere professioniste ordiniste o aderenti alle associazioni professionali, con il requisito della residenza in Veneto da almeno due anni. È una modifica importante, proprio perché in una fase in cui molte donne si sono trovate senza lavoro, potrebbero avere la volontà e la necessità di intraprendere una nuova strada e molto spesso le libere professioni rappresentano la via più idonea per potersi emancipare”.

“La scelta di investire sull’imprenditorialità femminile non deve essere però solo una modalità per erogare genericamente dei contributi, bensì una scelta strategica per lo sviluppo economico e sociale del Veneto. Dobbiamo costruire le condizioni perché, attraverso un investimento sulle imprese gestite da donne, si attivi una crescita economica e sociale del sistema imprenditoriale di questa Regione”.