I 33 bambini di Padova, e le loro famiglie, hanno bisogno di protezione e di diritti.
La cancellazione del genitore non biologico da parte della Procura di Padova è generata dalla mancanza di coraggio della destra che non interviene per colmare il vuoto normativo. Si tratta di una politica irresponsabile.
La Regione da parte sua può e ha il dovere di sostenere attivamente la scelta di molti sindaci che hanno deciso di iscrivere alle anagrafi comunali i bambini figli di coppie omosessuali.
Distiguendosi così da un Governo che sulla base di posizioni ideologiche sta umiliando i sindaci e sta negando una realtà che già esiste e che riguarda centinaia di famiglie anche in Veneto.
I nuclei omoparentali sono un dato di fatto: negarne l’esistenza determina non solo una compressione dei diritti degli adulti ma soprattutto calpesta l’interesse superiore del minore ad avere una famiglia, oltre che un progetto genitoriale affettivo e di cura.
Purtroppo il silenzio di Zaia, sempre in prima linea a parole sul campo dei diritti, è significativo.