Camani (PD): subito un tavolo permanente per il lavoro in Veneto

Per far fronte alla grave crisi economica e sociale innescata dal virus e per attenuarne l’impatto su lavoratori e imprese, il Governo ha, fin da marzo 2020, messo in campo interventi e misure a tutela del reddito, con il contestuale divieto a licenziare.

Il 30 giugno è terminato il blocco dei licenziamenti, nella speranza che si possa ripartire.

Malgrado alcuni strumenti che dovrebbero circoscrivere l’effetto della fine del blocco, come l’estensione degli ammortizzatori sociali senza oneri per le imprese in crisi, recepiti all’interno di un importante accordo nazionale tra Governo, parti sociali e datoriali, è chiaro che ora si apre una fase delicatissima per la tenuta sociale.

Oggi è necessario tenere alta la guardia, monitorare in modo costante l’andamento del mercato del lavoro, capire in tempo reale come e dove intervenire per sostenere sia le imprese che l’occupazione.

Quanto accaduto in questi giorni ai 422 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, che hanno ricevuto via mail la lettera di licenziamento da parte della multinazionale britannica, è inaccettabile.

Ho presentato una Risoluzione per chiedere alla Regione di attivarsi subito, proponendo la costituzione di un tavolo permanente con tutti gli attori economici e sociali che vigili sulla tenuta del mercato del lavoro regionale, per agevolare la ripartenza e tornare a crescere, dopo un anno e mezzo terribile.

L’accordo raggiunto dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando conferma l’importanza del dialogo sociale per trovare gli strumenti più efficaci per affrontare le situazioni di difficoltà.

Crediamo che il messaggio nazionale, con l’impegno delle parti datoriali a ricorrere prima a tutti gli ammortizzatori sociali per scongiurare in tutti i modi il ricorso al licenziamento, debba assolutamente essere declinato anche su scala territoriale, a partire dalla nostra regione. 

Qui puoi leggere il testo della Risoluzione