Veneto in zona gialla per troppo tempo

Zaia ha fatto di tutto per mantenere, fino alla fine, il Veneto in “zona gialla”, e cioè in quel sistema di restrizioni minimo che consentiva di mantenere aperte la stragrande maggioranza di attività economiche e commerciali.

I numeri sull’andamento del virus avrebbero suggerito a chiunque una strategia più prudente. Invece no, per Zaia l’unica priorità era, ed è, il consenso che si può raccogliere contrastando le misure restrittive, tanto fastidiose quanto necessarie.

In realtà non esiste l’alternativa tra chi vuole riaprire tutto e subito e chi, invece, si diverte a chiudere, imponendo restrizioni.

Questa è una rappresentazione sbagliata, oltre che disonesta. Esiste, invece, la differenza tra chi combatte contro il virus, mettendo al primo posto il diritto alla salute delle persone e chi, irresponsabilmente, la battaglia la fa, e l’ha fatta, contro le regole e le restrizioni.
 Ne ho parlato qualche giorno fa in TV (clicca qui)