Trascrizioni figli di coppie omoparentali. La Regione sostenga i sindaci nella tutela dei diritti dei bambini

La volontà, espressa da molti sindaci anche in Veneto, di iscrivere alla anagrafe comunale i bambini figli di coppie omossessuali, va sostenuta attivamente dalla Regione.

Il Governo, tramite i Prefetti, sta ostacolando la registrazione dei genitori non biologici, che siano due mamme o due papà, nei certificati di nascita di bambini nati all’estero attraverso gestazione per altri o procreazione assistita.

In mancanza di una normativa precisa, infatti, la legittimità dell’atto può essere valutata individualmente dalla magistratura, che però assume di volta in volta decisioni non sempre tra loro coerenti.

Il Governo, sulla base di posizioni ideologiche umilia i sindaci e nega una realtà che già esiste e che riguarda centinaia di famiglie anche in Veneto. I nuclei omoparentali sono un dato di fatto: negarne l’esistenza determina non solo una compressione dei diritti degli adulti ma soprattutto calpesta l’interesse superiore del minore ad avere una famiglia, oltre che un progetto genitoriale affettivo e di cura.

La Regione si impegni a sostenere i sindaci veneti che intendono trascrivere sul certificato di nascita lo status genitoriale anche di coppie omosessuali e a chiedere al Parlamento di intervenire, nell’interesse superiore del minore. E’ evidente, il legame di cura già esistente tra il minore e i genitori ‘di intenzione’, e pertanto, si chiede che venga riconosciuta per legge la genitorialità anche per i nuclei omoparentali.