Le mafie in Veneto sono radicate e strutturate da tempo, hanno stabili relazioni con operatori economici locali per infiltrare il tessuto produttivo e per partecipare in maniera fraudolenta a appalti e contratti pubblici.
Questi fatti sono noti da anni, come testimoniano le numerose inchieste e come ha certificato anche la recente relazione della Direzione Antimafia.
Malgrado questo c’è in questa Regione ancora una grave sottovalutazione del fenomeno, anche da parte di chi avrebbe il compito di presidiare per prima il territorio. I silenzi e le omissioni di alcune istituzioni rischiano di non far percepire alla pubblica opinione il rischio a cui siamo esposti.
Le dichiarazioni in udienza del Presidente Zaia, che nega di aver avuto, prima degli arresti clamorosi, notizia o sentore della presenza mafiosa ad Eraclea, dimostrano come non ci sia una sufficiente consapevolezza della dimensione del problema.
Ho presentato una mozione in Consiglio Regionale per chiedere conto a Zaia di questo. La Regione deve fare la sua parte. Il contrasto all’illegalità e alle organizzazioni criminali parte dal denunciarne presenza e pericolosità. Non è più tollerabile proseguire a negare l’evidenza.