Questa legislatura, nata in piena pandemia e con il plebiscito al Presidente Zaia, sta attraversando una fase molto complicata.
Da un lato si accrescono quotidianamente le forti tensioni interne alla maggioranza che, pur potendo contare su numeri impressionanti, non sembra in grado di incidere in maniera efficace sugli indirizzi politici regionali.
Dall’altro si aggravano le condizioni di contesto, che espongono la nostra Regione a pesanti rischi di arretramento sia sul fronte sociale che su quello economico.
In questo quadro riteniamo che la discussione sul bilancio di previsione non possa esaurirsi come il consueto passaggio formale del voto in Consiglio, ma debba, al contrario, essere lo spunto per fare finalmente i conti con i limiti strutturali della ventennale politica regionale di Zaia e per riscrivere le priorità attorno alle quali costruire il progetto del nuovo Veneto.
Il Bilancio di Previsione per il 2024 della Regione, approvato pochi giorni fa, non raccoglie nessuna delle criticità e delle contraddizioni attuali e rappresenta l’ennesima occasione persa.
Come Gruppo PD abbiamo predisposto una ampia proposta emendativa che abbia un respiro di medio periodo, che abbia l’ambizione di incidere sui temi che riteniamo più rilevanti, e che possa essere un contributo al dibattito pubblico.
Riteniamo, infatti, molto pericoloso, come fa la Giunta regionale da troppo tempo, continuare ad ignorare le emergenze in corso, dalla sanità alla scuola e l’università, dal tema abitativo all’espansione delle povertà, dalle difficoltà delle nostre imprese all’impatto dei cambiamenti climatici, dal trasporto pubblico alle infrastrutture inadeguate.
Noi crediamo che sia il tempo di cominciare a prendersi cura del Veneto, sostenendo chi ha bisogno di supporto e protezione, rafforzando chi è pronto a correre, e offrendo a tutti nuove opportunità.
Nasce così la nostra proposta “Veneto in Salute”, un progetto concreto e puntuale, definito attorno ai 5 assi prioritari a cui agganciare il rilancio della nostra regione.
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