Penali per chi si licenzia: dalla Regione nessuna risposta sui diritti dei lavoratori

“Restiamo sbalorditi dalla ‘non risposta’ della Regione sul caso delle clausole che prevedono l’applicazione di penali qualora i lavoratori del commercio e del turismo recedano dal contratto prima della scadenza. Riteniamo molto grave che la necessità di reperire personale sia stata indicata da dall’assessore Donazzan come giustificazione di una pratica che mina alle fondamenta l’equilibrio tra diritti e doveri di datori di lavoro e lavoratori”.

Replica così la vice capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani alla risposta fornita dall’assessore Calzavara sul caso delle penali per dimissioni anticipate scoppiato in particolare nel Trevigiano.

“La pandemia ha stravolto tutto e il conto per alcuni settori, come il commercio e il turismo dove l’occupazione è già precaria, è stato pesantissimo. Ma chi governa dovrebbe avere la responsabilità di intervenire sul cambiamento in atto, evitando che il costo ricada sulle spalle di chi è più fragile. Le parole dell’assessore Donazzan, che liquida la vicenda come autonomia decisionale delle parti all’interno di una ordinaria negoziazione contrattuale, confermano la colpevole assenza della Giunta per i diritti del lavoro. La Regione, dovrebbe attivare immediatamente un monitoraggio su questa situazione, valorizzando la bilateralità come strumento di governo del cambiamento”.