Arrivano brutte notizie dal Consiglio regionale.
Mentre ci avviciniamo all’avvio dell’annuale sessione di bilancio, infatti, emergono già problemi e criticità.
La prima, quella che più ci preoccupa, e che denunciamo da tempo, riguarda la scarsità di risorse disponibili, su cui si stanno abbattendo pesantemente anche i tagli annunciati dal Governo su servizi e trasferimenti.
Per troppo tempo Zaia si è limitato a gestire l’ordinario, mentre si evidenziano, ogni giorno, nuove emergenze e nuovi bisogni che la Regione non è in grado di affrontare.
Oggi molti nodi sono venuti al pettine, complice l’aggravamento sistemico delle diseguaglianze, che stanno incidendo in maniera rilevante sulla qualità della vita delle nostre comunità.
La nostra sanità non riesce più a curare tutti i veneti, il nostro sistema di welfare non protegge più le famiglie dalle fragilità, il nostro sistema di istruzione non garantisce più un diritto allo studio realmente universale, le nostre imprese non riescono più a competere e a produrre benessere diffuso.
Per troppi anni il consenso quasi plebiscitario di Zaia ha nascosto dalla visuale queste difficoltà. Dalla salute alla casa, dalla povertà al lavoro malpagato, dalla scuola all’ambiente, sono davvero tanti gli spazi che andrebbero riempiti con risorse e idee.
Dal bilancio di previsione per il prossimo anno, invece, dobbiamo aspettarci solo tagli, con una coperta troppo corta per garantire protezione per tutti e con una amministrazione regionale che sceglie di non coprire chi ne avrebbe più bisogno e più diritto.
Prepareremo un complesso di emendamenti per ribaltare questo impianto.
Richiameremo Zaia e la sua Giunta alla responsabilità verso i veneti. Ci opporremo a questa manovra iniqua e inadeguata, per affermare una idea di Veneto diversa e alternativa.