DDL Sicurezza, provvedimento liberticida, si sollecitino i correttivi. Presentata risoluzione dal gruppo PD

Il Ddl Sicurezza introduce misure liberticide, dal forte impianto repressivo, discriminatorie e inumane. Dopo la sua approvazione alla Camera, è forte la preoccupazione per il prosieguo dell’iter parlamentare al Senato, dove riteniamo sia necessario introdurre una serie di correttivi.

Dopo le numerose manifestazioni indette dalle forze sociali che ieri hanno animato tantissime piazze italiane e venete, è necessario che anche il Consiglio regionale faccia la sua parte per stigmatizzare i contenuti del cosiddetto Ddl Sicurezza.

I tratti distintivi che caratterizzano questo disegno di legge sono la cieca fiducia nella deterrenza carceraria, intesa come unica leva per ridurre i reati, l’illusione che l’aumento della gravità delle sanzioni determini una diminuzione dei reati, la stretta autoritaria e repressiva delle manifestazioni di dissenso, anche non violente e addirittura l’apertura a pene corporali, come la castrazione chimica.

Se verrà approvata ed attuata, questa legge produrrà un ulteriore aumento della popolazione carceraria, senza alcun beneficio in termini di prevenzione dei reati o di miglioramento delle condizioni detentive.

Insomma questo provvedimento non interviene per rispondere ad una domanda di sicurezza che viene dal basso, ma per irrigidire il quadro delle libertà e delle garanzie democratiche. Per questo, con la nostra risoluzione, chiediamo che il Consiglio regionale solleciti, in sede di esame da parte del Senato, le modifiche in grado di scongiurare tutte queste criticità.