L’auspicio era che dopo la lunga stagione di Elena Donazzan, a dir poco lontana dalle istanze delle giovani generazioni sul fronte dei diritti civili, ci potesse essere un cambio di passo da parte della neo assessora Valeria Mantovan.
Ma purtroppo non è così: sul tema delicato delle carriere alias non è arrivata alcuna apertura e Mantovan ha preferito trincerarsi dietro una risposta legittima ma del tutto burocratica.
In aula ha deluso la risposta dell’assessora all’istruzione ad un’interrogazione che chiedeva quali fossero gli orientamenti e come intendesse agire a fronte di un numero crescente di giovani che, nell’ambito della carriera scolastica, chiedono di essere riconosciuti con un’identità diversa rispetto a quella del sesso di nascita.
Purtroppo Mantovan si è limitata a dire che non esiste una normativa in materia e che, al di là delle scelte che i singoli istituti, nell’ambito dell’autonomia scolastica, possono compiere, la Regione non ha voce in capitolo.
Troppo poco: ci sarebbe piaciuto un segnale di apertura e di maggior coraggio, in direzione dell’ascolto delle giovani generazioni e dei loro diritti.