Amazon: in Veneto lavoratori ancora senza tutele

Nuovo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Amazon a Padova.

Malgrado l’accordo raggiunto un paio di settimane fa tra il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, Amazon e i sindacati per aumentare le tutele e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’e-commerce, in Veneto sia Amazon sia Assoespressi (associazione di categoria che raccoglie i corrieri espressi) sono rimaste ferme sull’indisponibilità a ridurre l’orario, ad eliminare l’obbligo lavorativo per sabato, domenica e festivi, a stabilizzare il personale a tempo determinato.

Il rifiuto dell’azienda in Veneto a dialogare con le organizzazioni sindacali, anche dopo il protocollo firmato dal ministro Orlando, è inaccettabile.

Tanto quanto il silenzio di Zaia.

Sembra, infatti, che a 160 dei 400 drivers attualmente impiegati a Vigonza siano arrivate le lettere di trasferimento verso la sede di Vicenza e i nuovi centri di prossima apertura, senza alcuna contrattazione sindacale.

Questa manovra rischia di trasformarsi in una sorta di licenziamento di massa, finalizzato alla sostituzione di contratti a tempo indeterminato con contratti precari.

Ho presentato una interrogazione, insieme ai colleghi del Gruppo PD, perché, di fronte a questo ennesimo abuso, la Regione intervenga con forza perché anche in Veneto sia applicato l’accordo nazionale che tutela il lavoro del comparto.

L’idea leghista che lo sviluppo e il profitto possano essere realizzati a discapito dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non può essere tollerata.
Qui puoi leggere il testo dell’interrogazione
A questo link puoi leggere la rassegna stampa