Vanoi. La destra in Veneto non ha il coraggio di dire no alla diga

Era questo il momento di dare un segnale politico chiaro e definitivo. Tutti i soggetti coinvolti si sono espressi con forza: provincia di Trento, Provincia di Belluno, Comuni coinvolti e cittadini. Solo la Regione Veneto scappa davanti alle sue responsabilità.

Oggi, infatti, la maggioranza di destra ha respinto, non partecipando al voto, la mozione che avevo presentato in Consiglio Regionale. Una mozione che chiedeva semplicemente di dire no alla realizzazione dell’opera. Umiliando, così, tutto il territorio bellunese. Abbiamo fatto un netto richiamo alla necessità di uscire dalle ambiguità di questi mesi. Ma evidentemente, a prevalere, sono state le divisioni interne alla Lega e agli alleati.

Il risultato politico è chiaro: il centrodestra sulla diga del Vanoi è incapace di dire una parola definitiva. Un fatto grave che racconta di un governo regionale ostaggio di ambiguità e incoerenza. Il Partito Democratico rivendica la propria intransigenza su questo punto, al fianco degli amministratori del territorio, dei cittadini e della montagna veneta: i rischi di questa infrastruttura esistono e di fronte all’impossibilità di garantire la piena tutela delle popolazioni, il nostro no è netto e senza tentennamenti.