Esprimiamo il più profondo cordoglio per il giovane operaio morto, sabato 12 ottobre, sul lavoro ad Altavilla Vicentina.
Siamo purtroppo di fronte all’ennesima tragedia di una interminabile scia che continua a funestare il nostro Paese e il Veneto. E tutto questo accade proprio alla vigilia della 74ma Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Ormai, benché doveroso, è del tutto insufficiente il grido di dolore istituzionale.
Serve un rafforzamento delle misure e degli strumenti che possono garantire un livello più elevato di sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo spetta al governo nazionale ma anche la Regione deve muoversi su questa strada, in maniera urgente.
Innanzitutto, come proposto già nei mesi scorsi con un Progetto di legge, definendo una programmazione seria e rigorosa delle attività di vigilanza e controllo, investendo nella formazione continua di lavoratori e imprese, procedendo con l’assunzione a tempo indeterminato di nuovi Tecnici della Prevenzione e assicurando la sostituzione immediata del personale andato in pensione.
Non è più ammissibile che le istituzioni, compresa la Regione del Veneto, svolgano un ruolo da semplice spettatore. Intervenire è a questo punto un imperativo.