Le parole pronunciate alla Camera pochi giorni fa dalla Premier Meloni hanno fatto emergere una grave mistificazione della storia.
Riformulando in Aula l’emendamento presentato da Fratelli d’Italia, che pure avevano sottoscritto l’anno scorso questa risoluzione, abbiamo rimesso al centro un’idea di Europa solidale e federalista, fortemente ancorata al Manifesto di Ventotene.
Abbiamo assistito in questi giorni, da parte della Premier Meloni, al tentativo di demolizione ideologica del Manifesto di Ventotene, omettendo volutamente il fatto che quel documento venne scritto da chi si ritrovava in esilio ai tempi del fascismo.
Oggi l’Aula del Consiglio regionale restituisce a quel Manifesto il ruolo di punto di riferimento della nuova Europa, non più come solo luogo dell’economia dove vendere i prodotti italiani e veneti ma quale soggetto politico. Ad Altiero Spinelli, tra i firmatari di quel manifesto fondativo, è dedicato l’ingresso principale del Parlamento Europeo.
Un riconoscimento irrinunciabile, a maggior ragione oggi, tempo in cui la sfida della costruzione di una comunità di popolo basata sulla solidarietà e la coesione è nelle mani di troppi governi sovranisti.