Da ieri, l’impegno di un intero anno si è tradotto in una legge della Regione del Veneto.
Dal femminicidio di Giulia, dalle parole del padre, è nato il bisogno di agire.
La proposta di istituire un’Osservatorio regionale che studi, analizzi e ci aiuti a comprendere perché questi drammi possono toccare anche “famiglie normali”.
Un progetto di legge approvato all’unanimità che ha avuto la capacità di andare oltre gli schieramenti e farci ritrovare, tutte e tutti, dalla stessa parte: quella delle donne, contro gli abusi e le discriminazioni.
È stata, per me, una grande emozione. Posso solo ringraziare quanti hanno contribuito a rendere tutto questo possibile.


