Granchio blu, chiedere lo stato di emergenza o puntare sulla commercializzazione non basta. Serve un’azione immediata della Regione per ristori ed opere di mitigazione

Chiedere lo stato di emergenza, come ha annunciato Zaia, può aiutare, visto che servono risorse immediate. Ma non è sufficiente, così come la strada della commercializzazione non può ritenersi come soluzione per risolvere i problemi.

La realtà, come sempre, vede il presidente protagonista di show e boutade facili pur di non agire nell’immediato e in maniera efficace.

Fino a ora dalla Regione è stato stanziato un finanziamento di 80 mila euro che appare ben poca cosa, essendo le imprese ittiche venete così duramente colpite. Considerato inoltre che non esistono tempi certi di aiuti da Roma, è chiaro che deve essere il Veneto a muoversi per assicurare risorse immediate per i ristori, per la ricerca su come contenere la riproduzione del granchio blu e per le opere di protezione degli allevamenti di vongole.

Se inoltre Zaia pensa che il problema dell’invasione di questa specie si possa risolversi semplicemente convincendo la gente a mangiarlo, dimostra di vivere nell’iperuranio.

Dopo che Zaia ha definito il granchio blu un mostro alieno, ora pretende di farlo mangiare. Si tratta di una presa in giro anche degli stessi pescatori. In primo luogo, perché per creare una filiera ci vogliono anni, mentre c’è la necessità di risolvere nel contingente un problema già enorme e che si farà sentire sempre di più. Inoltre, il presidente non tiene in considerazione le leggi del mercato.

Le grandi quantità di prodotto a disposizione abbasserebbero talmente il prezzo di vendita da non rendere vantaggiosa la sua pesca. Senza tralasciare un dettaglio pesante: in questi ultimi tre mesi sono stati autorizzati strumenti per poter pescare il granchio blu che sono fortemente invasivi e che, se continuano ad essere utilizzati su larga scala e per periodi lunghi, comprometteranno aree protette e anche tutto il resto della risorsa ittica, soprattutto nei periodi più fragili di riproduzione.

Fumo negli occhi da parte di Zaia. Il presidente vada oltre la pacca sulla spalla ai pescatori e faccia di più. Vada oltre le passerelle e le conferenze stampa col granchio in mano. Dimostri, come recita un modo di dire nostrano, di non avere i ‘gransi in scarsea’ e metta mano alle risorse e alle misure indispensabili per risolvere quella che lui stesso ha definito ‘tragedia’ ma che con il suo non-fare sta trasformando in farsa.