Consultori negati a donne over 64, le Ulss del Veneto rispettino le indicazioni ministeriali e regionali

Dalle verifiche fatte risulta che nelle Aziende Ulss del Veneto il servizio offerto dal consultorio familiare venga limitato per le donne con un’età superiore ai 64 anni.

Ma questa limitazione non ci risulta corrisponda ad alcuna disposizione, né a livello nazionale, né a quello regionale. Pensiamo si tratti di una scelta profondamente lesiva dei diritti delle donne, oltre che contraria alle finalità dei consultori stessi.

Il Decreto del Ministro della Salute n. 77 del 23 maggio 2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale” stabilisce che le attività dei consultori sono ‘rivolte alla donna in tutto il suo ciclo di vita’.

Non solo: nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza 2024-2026 della Regione si fa un esplicito riferimento al potenziamento della rete dei consultori e al ‘favorire la presa in carico anche delle persone, in particolare donne, over 65’.

Come mai allora alle donne ultrasessantacinquenni non si concede di accedere ai servizi del consultorio, ad esempio per accedere a una visita ginecologica oppure per i servizi di supporto psicologico, giusto per fare alcuni esempi? 

Con la mozione che ho presentato impegniamo la Giunta a mettere in pratica concretamente quello che viene indicato a livello ministeriale e regionale.

L’attuale situazione, infatti, ci preoccupa moltissimo: da un lato perché limita ulteriormente la tutela della salute alla popolazione meno giovane, e in secondo luogo perché sembra una delle tante iniziative messe in campo per indebolire e smantellare il sistema dei consultori già provato da un ridimensionamento molto significativo nella nostra regione e che non risponde ai bisogni delle persone.