Camani (PD): “Criminalità organizzata, dal rapporto dell’Osservatorio Nord Est dati sconcertanti. Fenomeno sottovalutato dai cittadini, le istituzioni sono responsabili”

Venezia, 27 gennaio 2021 – “I risultati del report dell’Osservatorio Nord Est sulla percezione della criminalità organizzata in Veneto è sconcertante: come se le inchieste, le denunce e gli arresti degli ultimi mesi non fossero mai esistiti. Per tre intervistati su quattro il fenomeno non è rilevante, solo uno su cinque parla di presenza diffusa, un dato in netto calo rispetto al precedente rilevamento. Sono risposte che devono far riflettere e chiamano in causa le istituzioni: per troppo tempo il problema è stato sottovalutato, la mafia esiste anche qua e ormai non si può più parlare di infiltrazioni, bensì di radicamento. Il fatto che non uccida non è affatto indicativo”. È quanto affermano Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico e presidente della Quarta commissione che ha tra le varie competenze la promozione della legalità, e la vice capogruppo Vanessa Camani commentando il sondaggio apparso oggi sulla stampa. “Il fenomeno è purtroppo destinato ad aumentare a causa della crisi economica e di liquidità per imprese e famiglie, che rischiano di diventare vittime di ‘scorciatoie’ per ottenere denaro in maniera più rapida. Per questo è necessario alzare la soglia di attenzione, anche a livello di dibattito pubblico. La stessa relazione biennale della Giunta sull’attuazione della legge regionale 48/2012 evidenzia l’opportunità di rafforzare il coordinamento dei molteplici interventi previsti dalla normativa, attraverso l’istituzione di una cabina di regia regionale”.

“L’inchiesta sui Casalesi ad Eraclea che ha portato a 24 condanne col rito abbreviato, incluso un ex sindaco e alcuni imprenditori, è solo il caso più eclatante: due giorni fa un’operazione anti ‘ndrangheta della Dda di Catanzaro si è chiusa con 12 arresti tra la provincia di Crotone e quella di Verona, ma l’elenco è lungo e in continuo aggiornamento. La criminalità organizzata nel ricco Nord Est c’è, ma non spara, investe. E spesso, grazie a strutture societarie compiacenti, riesce anche ad aggiudicarsi appalti pubblici aggirando i controlli. Abbiamo già espresso preoccupazione per quanto accaduto nel Bellunese con i cantieri per i Mondiali di sci, dove erano impiegati diversi lavoratori con precedenti penali rilevanti ‘prestati’ da una ditta mantovana colpita da interdittiva antimafia a un’azienda capofila del raggruppamento temporaneo di imprese a cui Anas Spa ha a sua volta affidato alcuni contratti per interventi legati alle Olimpiadi del 2026: attendiamo ancora una risposta alla nostra interrogazione per sapere quali sono le contromisure messe in campo dalla Regione per evitare nuovi casi simili”.