Prendiamo atto che il presidente del Consiglio regionale alza bandiera bianca sull’autonomia del Veneto, affermando che non c’è nulla da fare in questa legislatura parlamentare.
Ne parla come se al governo del Paese non ci fosse la stessa Lega e lo stesso centrodestra cui appartiene.
E ne parla addirittura in senso contrario allo stesso Zaia, che in questi mesi ha più volte spinto sull’acceleratore malgrado continui ad insistere su uno schema che, come abbiamo proposto, deve essere rivisto. Dopo lo scivolone di Villanova su Roma Capitale, il cielo sopra la Lega è davvero sempre più confuso.
L’uscita di Ciambetti, come è facilmente intuibile, ha un sapore elettorale e pretende di lanciare l’ennesima promessa, di un’autonomia raggiungibile solo se vince il centrodestra. Un disco rotto smentito dai fatti.
Noi invece riteniamo che questa partita debba e possa essere giocata ora, senza farne motivo di contrapposizione tra partiti ma cogliendo l’occasione di uno scenario di governo bipartisan.
Come Pd, a livello veneto e nazionale, stiamo lavorando con proposte concrete che puntano a raggiungere un punto di equilibrio attorno alla legge quadro, con un accordo in grado di consentire al Veneto di ottenere maggiori competenze e maggiore autonomia.
Il nostro schema, che punta all’attribuzione di un pacchetto di materie realizzabili, e non di 23 senza sbocco, è proprio il contrario di quanto afferma Ciambetti: significa puntare dritti all’obiettivo e non mirare al tutto per poi dire che non se ne fa niente per colpa degli altri.
Colpevole, caro Ciambetti, è il giocare ad alzare sempre la posta per basse logiche di propaganda”.