L’intesa sulle relazioni industriali, raggiunta grazie al Ministro Orlando, tra il colosso dell’e-commerce e le organizzazioni dei lavoratori conferma l’importanza della politica che si fa carico di risolvere le contraddizioni della modernità.
Non era mai accaduto che Amazon accettasse di sedere ad un tavolo di confronto, con la politica e con i sindacati.
La mobilitazione dei lavoratori che per mesi hanno denunciato le condizioni di lavoro insostenibili imposte da Amazon, partita dal Veneto e arrivata al tavolo del Ministero del Lavoro, è riuscita a coinvolgere migliaia di persone e ha consentito di ottenere un risultato storico.
Da oggi lo strumento regolatore dei rapporti di lavoro sarà il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizioni, sia a livello nazionale che territoriale: ciò consentirà di avviare trattative su orari, turni, carichi di lavoro, livelli di inquadramento e ancora su politiche di salute, sicurezza e prevenzione sul lavoro, sulla formazione e sui temi economici.
Un primo passo, fondamentale. Ma, appunto, solo il primo, a cui dovranno seguirne altri.
