Il 25 aprile è la festa della Liberazione dai regimi nazifascisti.
Una festa dell’Italia e degli italiani. Di tutti.
Una festa con la quale celebriamo una scelta. Quella più difficile, che 78 anni fa ha interrogato gli italiani, le coscienze di ciascuno. Quella tra la parte giusta e la parte sbagliata. Ma non possiamo limitarci a celebrare quella scelta, quella di allora.
Ogni giorno, anche oggi, ciascuno di noi è chiamato a fare la “sua” scelta.
Anche oggi dobbiamo scegliere da che parte stare.
Ogni giorno. Allora celebriamo il coraggio delle ragazze e dei ragazzi di allora, che rinunciarono a tutto in nome della giustizia, della libertà e della democrazia.
Ma facciamolo scegliendo anche noi da che parte stare.
Ogni giorno.
Celebriamo il 25 aprile respingendo con forza le ambiguità di chi oggi prova a mettere in discussione i valori costituzionali e antifascisti.
Celebriamolo lavorando per contrastare le diseguaglianze tra poveri e ricchi, tra donne e uomini, tra giovani e anziani.
Celebriamolo costruendo una scuola in cui la provenienza non sia un destino. Celebriamolo per garantire a tutti, a prescindere dal censo, una sanità pubblica realmente universale.
E celebriamolo pensando ai nostri figli, insegnando loro la differenza tra lo stare dalla parte giusta e dalla parte sbagliata. Così faremo la nostra parte. Ogni giorno. Senza mai smettere di resistere.