Rendiconto bilancio regionale. Conti in ordine, ma con tagli che ignorano i bisogni reali. Su sanità, Pedemontana e Olimpiadi assenza di trasparenza e dialogo

Il rendiconto di bilancio 2024 che chiude il ciclo del governo Zaia nasconde, dietro la parvenza dei conti in ordine, tante incognite attorno alle quali continua ad esserci una pesante assenza di informazioni, trasparenza e dialogo. E il fatto che non sia presente il presidente, il più assenteista della storia repubblicana, ne è la riprova più lampante

I tagli operati per recuperare il disavanzo degli anni precedenti, non hanno tenuto in considerazione i bisogni reali. In più, si continuano ad accantonare risorse, nel 2024 ben 166 milioni, senza che ciò fosse richiesto e necessario. Vorremmo sapere con quale logica e metodo.

Per quanto riguarda il comparto della sanità, risulta impossibile fare valutazioni. Abbiamo chiesto per anni che il bilancio di settore, che rappresenta l’80% di quello generale, fosse discusso in Consiglio, perché ci sono dati pochissimi elementi su come vengono spese le risorse.

Buio pesto anche sulle Ulss, soprattutto su quelle strutturalmente in deficit, alle quali si continuano a chiedere sacrifici, con richieste di risparmi che fin dalla primavera iniziano ad arrivare alle aziende locali: una mannaia su prestazioni aggiuntive, assunzioni e acquisti.

Ci sono poi le liste d’attesa, con un dato emerso dalla Corte dei Conti: dei 51,9 milioni di euro stanziati dallo Stato per il recupero delle liste d’attesa, 28,9 milioni sono stati destinati alla sanità privata convenzionata, mentre solo 23 milioni al comparto sanitario pubblico.

Non è così che si risponde al bisogno di servizi di tutti i cittadini.

Il tema delle ‘Case di Comunità’  che vengono aperte ma che risultano essere vuote, prive di personale malgrado siano stati erogati i fondi statali per le assunzioni. Si faccia una commissione ad hoc per verificare sul campo la reale operatività di queste strutture.

In questo rendiconto giungono al pettine due grandi scommesse politiche.

La prima, è la Pedemontana, attorno alla quale abbiamo chiesto la convocazione della commissione Bilancio per approfondire i conti, ma che non è mai stata presa in considerazione. I numeri e le previsioni dello schema della Convenzione del 2017 sono smentiti dai fatti. È infatti evidente che il ritmo di crescita dei canoni sarà sempre di più di quelli degli incassi da traffico. Insomma, non basta dire, come fa l’assessore al bilancio, che bisogna avere fede: quando ci direte quanto ci costerà quest’opera? Chiediamo una responsabile chiarezza sui conti.

La seconda,  Olimpiadi Milano-Cortina: confutiamo dati inesistenti, cosa che non consente di dirci quanto costano i Giochi alla Regione e come peseranno sul bilancio. Sappiamo che ci sono 150 milioni accantonati, principalmente per ripianare l’eventuale deficit della Fondazione, con la Corte dei Conti che definisce come improbabile il recupero delle perdite. Inoltre, a pochi mesi dall’evento, non esiste un prospetto dei costi di mantenimento delle strutture. E, non da ultima, c’è la criticità legata alle Varianti di Longarone e Cortina, promesse al territorio, ma che difficilmente verranno realizzate.

Una cosa è assodata: esiste una distanza siderale tra l’ordine dei conti e la realtà di incognite gigantesche che rappresentano una pesante eredità per il futuro di questa Regione.

Correlazione al Rendiconto di Bilancio 2024
Replica – Rendiconto di bilancio 2024