Manovra del Governo, tagli a Regioni ed enti locali. Scelta scellerata che infligge colpo pesantissimo. Proponiamo mozione unanime che faccia partire dal Veneto la richiesta per un dietrofront.

La scelta del Governo Meloni di scaricare sulle spalle degli enti locali il peso di rientro dal debito, imponendo contenimenti alla spesa che metteranno in primo luogo in ginocchio i servizi dei Comuni, è scellerata.

Una beffa dolorosa, dopo tante parole al vento.

Prima hanno sfoderato la retorica dell’autonomia e adesso infliggono un colpo pesantissimo sulla tenuta amministrativa dei territori.

Dovevano chiedere i soldi alle banche e invece il conto più salato sarà ancora per Comuni e Regioni.

Una mossa sproporzionata quella che si prospetta, con tagli della spesa corrente pari a quasi 5 miliardi in quattro anni per le Regioni e a quasi 1,5 miliardi per gli enti locali: uno scenario insostenibile se si tiene anche conto del sacrificio pesante già richiesto negli anni scorsi ai territori.

Senza dimenticare l’ennesimo blocco delle assunzioni, destinato a rendere ancora più impossibile una gestione efficiente delle amministrazioni.

Proporremo nella prossima seduta del Consiglio regionale di adottare una risoluzione unanime con la quale chiedere al Governo di tornare immediatamente sui suoi passi e di rivedere in profondità la propria politica di bilancio.

Facciamo appello al senso di responsabilità, tenendo pure conto delle gravi difficoltà di bilancio della Regione Veneto, dovute alla gestione irresponsabile soprattutto degli ultimi cinque anni.