Legge semplificazione e adeguamento: Camani (Pd), “delega in bianco alla Giunta, Consiglio espropriato senza preoccuparsi di come far funzionare meglio la macchina amministrativa”

Venezia 13 apr. 2021 –      “Una legge che ha ben poco a che fare con la semplificazione: si tratta dell’ennesima delega in bianco alla Giunta, anzi a Zaia, con un’ulteriore espropriazione delle competenze del Consiglio, senza peraltro preoccuparsi di come far girare al meglio la macchina amministrativa dal punto di vista di efficacia, efficienza ed economicità. C’è un atteggiamento fideistico sulle capacità del presidente, ma non funziona così da nessuna parte”. Questo il giudizio negativo espresso da Vanessa Camani, vice capogruppo del Partito Democratico e relatrice di minoranza, sulla ‘Legge regionale di semplificazione e di adeguamento ordinamentale 2021 in materia di affari istituzionali, società regionali, ordinamento e attribuzioni della struttura della Giunta regionale’, approvato oggi dall’aula di Palazzo Ferro Fino col voto contrario degli esponenti dem, i cui emendamenti sono stati quasi tutti respinti.

“Parlare di semplificazione è oltremodo fuorviante – sottolinea Camani – perché su 13 articoli l’unica novità si trova all’articolo 6 che limita alle sole figure apicali la presentazione delle dimissioni al presidente della Giunta. Per questo avevamo chiesto di cambiare almeno il titolo: è un provvedimento sull’efficientamento istituzionale, sulla riorganizzazione del lavoro di Giunta. Per il resto anziché presentare una proposta organica, si è scelto di spacchettare il provvedimento in quattro Pdl distinti, sulla base delle competenze di ogni singola Commissione. Un modo originale per semplificare!”.

Entrando nello specifico, il gruppo del Partito Democratico ha contestato in particolare la delega alla Giunta per la definizione del trattamento economico di tutte le figure dirigenziali apicali della Regione: “Ben sette dirigenti escono così dai vincoli della contrattazione collettiva decentrata e la definizione del loro compenso viene delegata alla Giunta. È il Consiglio che dovrebbe legiferare sul tema, invece lascia spazio alla discrezionalità assoluta dell’esecutivo; troviamo questo atteggiamento remissivo sbagliato, a maggior ragione in un momento dove c’è, giustamente, molta attenzione da parte dei cittadini alla spesa pubblica”.

CORRELAZIONE AL PROGETTO DI LEGGE

INTERVENTO DI REPLICA