Oggi celebriamo un anniversario importante.
Lo facciamo per ribadire un diritto, perché dopo 46 anni c’è ancora chi non si rassegna all’idea che le donne siano libere.
Anche di decidere sul proprio corpo. Il problema si aggrava quando chi la pensa così siede nei banchi del Governo. Quindi serve rilanciare, tanto sul diritto all’interruzione volontaria di gravidanza sicura per tutte, quanto sul potenziamento dei servizi per la tutela delle donne e del loro corpo, a partire dai consultori familiari.
In Veneto questo diritto non è pienamente garantito.
Rispetto alla media nazionale, siamo ultimi in classifica. In termini di rispetto di tempi congrui per l’intervento, in termini di presenza di medici non obiettori, in termini di numero di consultori. Un contesto grave che racconta di una Regione ostile alle donne e alle loro libertà.
