La carenza di personale in sanità è un problema strutturale che va affrontato.

In Veneto il problema della carenza di personale sanitario rappresenta un’emergenza strutturale a cui la destra al governo non ha mai dato risposta.

Una carenza che si è aggravata nel tempo. Tra il 2019 e il 2024, in Veneto, si sono dimessi 4.489 infermieri, quasi un quarto del personale complessivo.

Perché questo dimissioni?

Carichi di lavoro insostenibili, turni fino a 12 ore, sottorganico cronico. E soprattutto, compensi non adeguati alla professionalità e alla responsabilità richieste. Ed è chiaro che la perdita di personale infermieristico mette a rischio la qualità e la sicurezza delle cure per i cittadini.

Pensiamo anche all’impatto che tutto questo avrà sulle nuove Case e sugli Ospedali di Comunità, che rischiano di restare servizi solo sulla carta, proprio per la mancanza di professionisti disponibili. Noi avanziamo alcune proposte:

✅ aumento salariale immediato e stabile per il personale infermieristico, in linea con la responsabilità e le competenze richieste dal ruolo

✅ misure regionali di valorizzazione della professione

✅ condizioni di lavoro sostenibili, per colmare i vuoti di organico e ridurre i carichi di lavoro

✅ sostenere e promuovere i corsi di laurea in infermieristica, assicurando incentivi per attrarre e trattenere gli studenti

✅ favorire il rientro in servizio di professionisti qualificati, anche attraverso forme contrattuali che permettano di conciliare lavoro e vita privata.

In questi anni la Giunta regionale si è sempre e solo limitata a lamentarsi del fatto che i bandi per le nuove assunzioni andassero deserti, senza mai adottare misure strutturali che invertissero questa tendenza. Ora è il tempo di cambiare.