Emergenza abitativa: Manovra di intervento inadeguata ad affrontare l’esplosione dei bisogni.

Questo provvedimento al voto in aula, che tocca una serie di diverse materie, vede tra i nodi cruciali il fronte delle politiche abitative. Con risposte che, in assenza di efficaci modifiche normative, sono destinate a non risolvere l’attuale e dilagante situazione emergenziale.

Stanno aumentando i bisogni, ma le risorse rimangono invariate. Addirittura, il patrimonio abitativo pubblico si riduce, con richieste quasi quotidiane di alienazione da parte delle Ater.

Di sicuro, l’impianto della legge regionale 39 non funziona più, perché puntava ad incrementare il patrimonio, in un circolo virtuoso che si doveva autoalimentare. Inoltre, la situazione è peggiorata, complice la riduzione di finanziamenti, e serve una ricalibratura diversa di questa legge.

I casi di emergenza abitativa stanno infatti aumentando ovunque, soprattutto a causa dei tagli dei sostegni voluti dal governo, sia per quanto riguarda il Fondo affitti che quello per le morosità incolpevoli.

Una riduzione che ha un impatto rilevantissimo, non solo per gli indigenti ma, a macchia d’olio, per la fascia media con un solo lavoratore. Ad aggravare il quadro, la cessazione della sospensione degli sfratti esecutivi dopo il Covid-19”.

Non basta aumentare il numero di alloggi per emergenze abitative, togliendoli a quelli destinati all’edilizia popolare.

Si cambi strategia, creando invece un fondo straordinario al quale i Comuni possono attingere nei casi di emergenza.

Tra gli altri punti affrontati, quello riguardante i giovani per i quali il mercato privato risulta inaccessibile, tra retribuzioni inadeguate e contratti precari.

Da tre anni il ministro Salvini promette Piano Casa nazionale, ma non se ne vede l’ombra.

Bisogna infine evitare che gli alloggi popolari vengano utilizzati per operazioni di social housing. Una modalità questa, che dovrebbe essere di iniziativa completamente privata senza basarsi sul patrimonio e su sussidi pubblici.

Per tutti questi motivi riteniamo il provvedimento inadeguato.