La politica di palazzo spesso è lontana dai bisogni concreti delle persone. Questo è uno dei problemi più gravi della politica in generale. Ma lo spettacolo che sta mettendo in scena il centrodestra in Veneto è davvero sconsolante. Mentre quotidianamente emergono problemi e necessità da affrontare, la nostra regione rimane in stallo, sotto scacco da veti incrociati interni al centrodestra e persino, sembra, in balia dell’esito elettorale delle Marche.
E’ l’ennesima fumata nera a margine dell’incontro tra il presidente Zaia e il ministro Salvini a Venezia. Il Veneto è di fronte ad un passaggio cruciale.
Le elezioni regionali sono il momento più importante della vita democratica di un territorio. Sono l’occasione per richiamare la politica alla responsabilità della rappresentanza, al confronto democratico, all’ascolto dei bisogni, alla proposta di idee e progetti. Tutto questo viene mortificato dal Centrodestra, che da mesi si occupa solo di poltrone.
E il Presidente Zaia accetta questo gioco. Anzi, ne è primo protagonista. L’indicazione della data del voto è sua competenza. E infatti quel giorno sta scivolando sempre più avanti, tenuto bloccato dallo stallo del tavolo del Centrodestra.
Dobbiamo aspettare di sapere la data delle elezioni fino a quando Zaia saprà cosa farà al termine del mandato?
Mi spiace, ma chi accetta questo gioco, anteponendo le ragioni personali e di palazzo ai bisogni dei cittadini e della democrazia, non vuole bene al Veneto.
