Dopo mesi di sollecitazioni e confronti con gli uffici regionali, arriva una svolta importante per l’accesso ai consultori del Veneto. La Regione ha infatti emesso una circolare chiarificatrice che ribadisce un principio fondamentale: le donne con più di 65 anni non possono essere escluse dai servizi dei consultori.
Finalmente si ristabilisce un diritto che alcune Aziende Ulss sembravano non applicare correttamente. In diversi territori, infatti, erano state segnalate restrizioni rivolte proprio alle donne over 65, escluse senza giustificazione da prestazioni garantite per legge.
Il problema è emerso grazie alle segnalazioni di numerose cittadine, che hanno denunciato la discriminazione.
Ci siamo subito attivate perché si trattava di una palese violazione del principio di universalità dell’accesso alle cure. Ora la Regione, con questa circolare, ha messo nero su bianco ciò che la legge già stabilisce: i consultori, incaricati di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), devono garantire i servizi a tutte le persone, senza limiti di età.
L’articolo 32 della Costituzione Italiana sancisce il diritto alla salute come fondamentale e universale. È una vittoria di civiltà e un passo avanti per la tutela dei diritti di tutte le donne, senza distinzioni.