Il silenzio delle innocenti

Oggi ho avuto l’onore di assegnare simbolicamente la Presidenza onoraria dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne a Gino Cecchettin.

Perché Giulia e Gino Cecchettin, ci hanno dato la forza di cambiare le regole del gioco. La forza di dare concretezza al dovere istituzionale di capire e di trovare le soluzioni adeguate al tragico fenomeno delle violenze sulle donne.

La reazione e il cambiamento nella società sono percepibili: di certo il patriarcato non si cancella con una legge ma le istituzioni possono far molto per accelerare e rendere sempre più grande questa trasformazione.

Se l’Osservatorio regionale contro la violenza sulle donne che ho proposto, oggi è diventato legge, lo si deve ad una svolta che si è compiuta anche in Consiglio Regionale. Consapevoli tutti, in modo trasversale, che sarebbe sbagliato sostituire una guerra, quella tra uomini contro donne, con un conflitto tra forze politiche.

Comprendere in profondità le ragioni della violenza di genere contro le donne e cambiare la struttura sociale che impedisce alle donne di realizzarsi pienamente sarà il compito dell’Osservatorio.

La volontà comune è di rendere il Veneto un luogo in cui le donne possono avere in questo senso qualche speranza in più.