La serie di affidamenti ai privati relativi ai servizi di Pronto Soccorso e di Anestesia e Rianimazione dell’Ulss 6 Euganea di Padova sono l’ennesimo segnale eloquente di una situazione al limite del collasso.
La carenza di personale nella sanità pubblica, soprattutto in alcuni settori, deve essere affrontato con interventi strutturali che ne valorizzino il capitale umano, garantendo livelli retributivi adeguati e condizioni di lavoro accettabili.
Il ricorso al privato per coprire questa carenza ha due effetti drammatici: da un lato, esaspera le differenze retributive tra personale pubblico e personale privato che erogano prestazioni simili, e dall’altro drena ingenti risorse dal comparto pubblico.
Nei reparti messi a bando lavorerà personale medico pagato tre volte di più dei dipendenti pubblici. A queste condizioni non ci si deve stupire se i concorsi per il reclutamento vanno deserti.
Per non parlare dell’impatto che tale involuzione potrà avere sui pazienti in termini di fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale. Serve un cambiamento di rotta urgente, tornando ad investire nella sanità pubblica, presidio imprescindibile di democrazia.