L’ulteriore e nuovo stabilimento Aqua Vera a San Giorgio in Bosco, finalizzato a gestire direttamente l’imbottigliamento dell’acqua, avrebbe un rilevante impatto su un’area già ampiamente sfruttata e sacrificata.
Si vorrebbe infatti sottrarre una porzione di area a destinazione agricola ampia ben 43.140 mq. Praticamente un’estensione grande come mezza Prà della Valle, che verrebbe convertita in industriale e che andrebbe a sommarsi agli impianti precedenti per dare luogo ad uno dei più grandi poli di imbottigliamento d’Europa. Di fronte a questa prospettiva, la Regione non ha davvero nulla da dire?
Ricordo che i cittadini hanno manifestato in più occasioni, tra iniziative pubbliche e una petizione online che ha raccolto oltre 3.100 sottoscrizioni, tra le quali spicca anche quella di un noto e stimato climatologo e divulgatore scientifico italiano, la loro contrarietà a questo progetto.
Questo perché preoccupati dall’ulteriore consumo di suolo che ne deriverebbe e dal possibile incremento dell’attività estrattiva: questo tipo di attività produttiva, a loro parere, gioverebbe poco all’economia del territorio in termini di posti di lavoro, mentre avrebbe un impatto notevole dal punto di vista dell’aumento del traffico pesante, del deturpamento del paesaggio, dell’inquinamento atmosferico, ambientale e acustico.
A San Giorgio in Bosco sono presenti ben tre aree SIC-ZPS di Rete Natura 2000, destinate alla conservazione delle Biodiversità (IT3260001, IT3260018, IT3260022). E, come noto, la valutazione di incidenza ambientale è obbligatoria ogni volta che un piano, progetto o intervento potrebbe avere effetti significativi, diretti o indiretti, su un sito della rete Natura 2000.
La VIncA va attivata non solo quando i lavori ricadono all’interno del sito, ma anche se si svolgono nelle immediate vicinanze, oppure se possono generare impatti che raggiungono il sito, anche a distanza.
Di qui la domanda posta all’assessore regionale all’ambiente, ovvero, se intenda intervenire con sollecitudine per bloccare un ulteriore e deleterio scempio del territorio, nonché per verificare con urgenza se il progetto debba essere sottoposto a valutazione di incidenza ambientale.


