San Giorgio in Bosco, nuovo stabilimento Aqua Vera, i cittadini chiedono di avere voce. L’amministrazione non sia sorda: serve trasparenza e partecipazione.

In un’area che ha già dato molto in termini di consumo del suolo e di impatto ambientale, non è pensabile che il progetto del nuovo stabilimento Aqua Vera vada avanti escludendo i cittadini dal confronto. Non c’è nessun pregiudizio ideologico in questo approccio, ma la necessità di garantire attorno a questa vicenda il massimo della trasparenza e della partecipazione.

Una presenza, la mia di ieri alla manifestazione, assolutamente doverosa.

Perché la richiesta che si è levata dai partecipanti all’appuntamento organizzato dai consiglieri comunali di opposizione, che ringrazio, esige ascolto e attenzione istituzionale. In ballo c’è il futuro di questo territorio e il tema delicatissimo della sostenibilità ambientale. Nella richiesta di realizzazione del nuovo stabilimento presentata dalla società ci sono diverse incognite, tutte da chiarire.

Ed è indispensabile che l’amministrazione raccolga questa richiesta di coinvolgimento e confronto aperto da parte della cittadinanza.

Purtroppo prendo atto che al momento l’amministrazione rimane sorda a questo richiamo. La mobilitazione, fino a quando non arriveranno segnali di disponibilità al dialogo, proseguirà e, personalmente, mi vedrà sempre a fianco di chi chiede di avere voce e non è disposto a subire passivamente decisioni così importanti.

Decisioni per le quali dobbiamo avere un approccio nuovo, che tiene conto delle future generazioni in maniera diversa da quanto abbiamo fatto finora.