Terzo mandato, la spaccatura nel centrodestra si allarga: non solo su spartizione, ma su visione democratica

Il dato politico che sta emergendo con sempre più evidenza è che, attorno al nodo del terzo mandato, la spaccatura interna al centrodestra si allarga. In parallelo alla guerra spartitoria tra Lega e FdI, che rivendicano la candidatura alla presidenza del Veneto, ora si aggiunge una pesante diversità di visione democratica, espressa senza equivoci da Forza Italia.

Il richiamo di Tajani sui rischi, connessi al terzo mandato, di incrostazioni di potere e di derive che hanno poco a che fare con la democrazia, è netto. E segna un bivio tra chi pensa di procedere a testa bassa, anche contro i pronunciamenti della Corte costituzionale, e chi invece sceglie di essere rispettoso delle regole basilari della democrazia. Regole che non declassano l’importanza fondamentale della volontà degli elettori ma sempre ‘nelle forme e nei limiti della Costituzione’. Una posizione, quest’ultima, che abbiamo sempre ribadito richiamandoci a questi solidi principi.

Insomma altro che situazione a macchia di leopardo. L’unica macchia che si vede è rappresentata dal Veneto, unica Regione guidata già da tre mandati dal medesimo presidente, che sta tentando di tutto per fare pure il quarto. Anche a costo di cambiare le regole del gioco a partita già in corso.